All’interno del sistema SEPA, tutte le transazioni richiedono l’IBAN del mittente e del beneficiario, o l’International Bank Account Number, che è un codice univoco che funge da indirizzo da e a cui viene inviato il pagamento. L’IBAN contiene l’identificativo della banca, il codice del paese e il numero di conto nella banca stessa, ossia tutte le informazioni utili per l’esecuzione della maggior parte dei pagamenti, in particolare i bonifici.
Un IBAN contiene il numero o il codice della catena bancaria, un prefisso internazionale a due cifre, un checksum per garantirne l’integrità e il numero di conto nell’istituto finanziario stesso. Un regolare L’IBAN si presenta così:
Esempio: DE89 3704 0044 0532 0130 00
Qui DE — è il codice per la Germania, 89 è il numero di controllo, 3704 0044 è il codice della banca e 0532 0130 00 è il numero di conto. Un sistema di codifica così preciso riduce al minimo la possibilità di errori e garantisce che ogni transazione raggiunga il suo destinatario.
Vale la pena ricordare che in diversi paesi gli IBAN possono contenere lettere aggiuntive insieme alle cifre; tuttavia, la lunghezza e l’aspetto generale è quasi sempre uguale.
Business Identifier Code, o BIC, è un codice breve univoco che serve per l’identificazione delle banche, delle loro filiali, delle cooperative di credito e di altri istituti monetari. Per SEPA CT, all’interno dell’Eurozona, questi di solito non sono necessari, ma la banca potrebbe richiedere queste informazioni per emettere pagamenti con addebito diretto.
Un BIC contiene quattro cifre che rappresentano il codice bancario, un prefisso internazionale da due a cinque cifre (lettere o numeri) che indicano l’ufficio esatto della banca. Ecco un esempio:
STUAL21XXX
Qui, STUA è il codice designato per SwaggyPremium, LT è il codice del paese (Lituania) e 21XXX è la designazione della società per l’ufficio centrale di Vilnius.